Il comunicato del Comitato di Pace Georgiano dato alla stampa l' 11.08.2008 e' il seguente:

"Per l'ennesima volta la Georgia e' entrata in una situazione di caos e di spargimento di sangue . Una guerra fratricida con rinnovato impeto si e' svolta in terra georgiana.
Con grande delusione verifichiamo che i tempestivi preavvertimenti , nostri e di varie personalita' progressiste nel paese, riguardante il pericoloso carattere di militarizzazione del paese e il pericolo di una politica filofascista e nazionalista, non hanno avuto nessun risultato.
Le autorità della Georgia avvertendo il sostegno di alcuni paesi occidentali e di organizzazioni periferiche e internazionali, hanno organizzato ancora una guerra sanguinaria.
La vergogna provocata dagli odierni conduttori del potere sul popolo georgiano avrà bisogno di decenni per essere cancellata.
L'esercito georgiano armato e istruito da istruttori americani , usando armi americane ,ha provocato nella città di Tskhinvali una barbara catastrofe.
I bombardamenti hanno ucciso cittadini dell' Ossezia, nostri fratelli e nostre sorelle, donne ed anziani. Più di 2000 abitanti della città e dei villaggi limitrofi sono morti. Inoltre sono stati uccisi centinaia di persone di cittadinanza georgiana nella zona di conflitto e in tutto il territorio della Georgia.
Il Comitato di Pace Georgiano esprime profonde condoglianze ai parenti e agli amici dei scomparsi.
Tutta la responsabilità per questa guerra fratricida, per i migliaia di morti, ragazzi, donne ed anziani, per gli abitanti dell' Ossezia del Sud e della Georgia ricade esclusivamente sull' attuale Presidente , sul Parlamento e sul governo della Georgia.
L'irresponsabilità e l'avventurismo del regime di Saakashvili non hanno limite.
Il Presidente della Georgia e il suo gruppo, indubbiamente, sono criminali e come tali, devono essere considerati responsabili.
Il Comitato di Pace Georgiano insieme con tutti i partiti progressisti e i movimenti sociali del paese continuerà a lottare finche' gli organizzatori di codesto mostruoso genocidio verranno puniti severamente dalla legge.
Il nostro Comitato dichiara e richiede alla più ampia opinione pubblica di non identificare l'attuale dirigenza georgiana con il popolo e la nazione georgiana.
Rivolge un appello a tutti per sostenere il popolo georgiano nella lotta contro il regime criminale di Saakashvili.
Indirizziamo un appello di unita' a tutte le forze politiche della Georgia, ai movimenti sociali, al popolo del paese per liberare la Georgia dal regime antipopolare del russofobo e filofascista Saakashvili. "

Tbilisi, 11-08-2008

Fonte: Rizospastis, quotidiano del KKE-Partito Comunista di Grecia