Il signoraggio è il guadagno ricavato dal conio delle monete o dalla stampa delle banconote. Questo si è sviluppato quando i signori feudali coniavano le monete con i metalli preziosi che venivano loro consegnati, ma trattenevano una parte del metallo per poter guadagnare sull’emissione di moneta. Il signoraggio inizialmente era dunque l’imposta sulla coniazione.

Pertanto il valore della moneta non coincide con il valore della materia di cui è fatta la moneta stessa, neanche tenendo conto del costo di produzione. Con la rivoluzione industriale nasce la necessità di spostare spesso grandi quantità di denaro e per questo è introdotto l’uso di una nuova forma di denaro la cui quantità può essere regolata a piacimento e non più in dipendenza dalla disponibilità di metalli preziosi. Nascono così le banconote.

Importante è far notare che per un lungo periodo di tempo, nonostante l’introduzione delle banconote e di monete coniate con metalli non preziosi, molti Stati hanno emesso moneta solo se nelle proprie casse disponevano del valore corrispettivo in oro (o in altri metalli preziosi). La prima guerra mondiale, la grande depressione, la seconda guerra mondiale, e infine le scelte di Nixon hanno portato alla scomparsa di questa consuetudine.

Attualmente in Europa, il signoraggio è incassato, per il conio delle monete, dai paesi membri, mentre per l’emissione delle banconote, dalla Banca Centrale Europea (BCE). Infatti le monete sono diverse per ogni paese, mentre le banconote sono le stesse in tutta Europa.

Il signoraggio sulle monete è incassato solo sui tagli maggiori, da 50 centesimi, 1 e 2 euro, perché per i tagli più piccoli i costi di produzione sono maggiori del valore stesso della moneta. Anche se sembra strano, per quanto riguarda le banconote, il signoraggio supera spesso il valore stesso dei tagli. Cerchiamo di capire perché. Ho detto prima che le banconote vengono stampate dalla Banca Centrale. I vari Stati europei le prendono in prestito attraverso l’emissione di un’obbligazione pari al valore delle banconote richieste (non di quello di produzione!). Essendo un prestito lo stato deve pagare anche un interesse alla Banca Centrale, il legittimo proprietario; in questo modo il signoraggio è accresciuto da questo interesse sicuramente maggiore del costo di produzione della banconota che è di pochi centesimi.

Faccio notare che la Banca Centrale Europea è di proprietà delle banche nazionali che a loro volta sono di proprietà delle varie banche dei paesi membri e solo in piccolissima parte degli Stati stessi. Questo vuol dire che la Banca Centrale Europea è una banca privata, non pubblica, e che gli enormi redditi di signoraggio finiscono quindi, quasi completamente, alle banche private.

In Italia vi sono state alcune azioni giudiziali contro la Banca d’Italia volte a rivendicare la proprietà collettiva dell’euro e il relativo signoraggio, ma la Corte Suprema di Cassazione ha stabilito che “al giudice non compete sindacare il modo in cui lo Stato esplica le proprie funzioni sovrane, tra le quali sono indiscutibilmente comprese quelle di politica monetaria, di adesione a trattati internazionali e di partecipazione ad organismi sopranazionali”. In pratica è lo Stato che ha il compito di decidere come devono essere prodotte le banconote e chi deve avere il signoraggio su quest’ultime.